SALUTI E SALUTE A TUTTI/E


Care lettrici e cari lettori,

ero un pensionato sessantaseienne, divorziato,
che desiderava corrispondere attraverso questo mezzo con delle persone che avrebbero potuto stimolarmi a mantenermi "giovane" ed in forma e dalle quali fosse possibile ancora imparare.
Particolarmente gradita era l'eventualità di stabilire dei contatti con delle Signore dai 45 anni in poi se non fosse stato che al 1° di marzo del 2008, contro la mia volontà, sono stato costretto a lasciarvi in modo defintivo e senza preavviso alcuno.

Ecco uno scritto interessante sulle Donne over 45 anni.

Dedicato alle 45enni ed oltre! Per quelle che stanno per compierne 50,
per quelle che temono i 55 ed agli uomini che sono spaventati dalle ultraquarantacinquenni!!!

Più invecchio, più apprezzo le ultraquarantacinquenni
rispetto alle donne più giovani.

Ecco alcuni dei motivi:
una quarantacinquenne non ti sveglierà mai nel cuore della notte per
chiederti a cosa stai pensando.
Non le importa un bel niente di saperlo.

Una quarantacinquenne si conosce abbastanza da sapere
chi è, cosa vuole e da chi.

Non ti faranno di sicuro una scenata in pubblico.

Le donne più mature sono generose di complimenti.

Una quarantacinquenne è abbastanza sicura di sé per presentarti alle amiche.

Alla quarantacinquenne non interessa se tu sei attratto dalle sue amiche, perché sa che queste non la tradiranno.

Le donne diventano telepatiche ad una certa età.

Non hai bisogno di confessare loro i tuoi peccati.
Li intuiscono puntualmente.

Una volta superate le prime due o tre rughe,
sono molto più sexy delle giovani.

Le donne meno giovani sono dirette ed oneste.
Ti diranno subito se sei un imbecille, o se ti stai
comportando da tale.

Non hai bisogno di chiederti in che rapporti siete.

Si, le 45 - 50enni e + sono da apprezzare per
un sacco di ragioni.

Un saluto a tutte/i, Vanni


________Mese - Giorno - Anno________



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Vanni che esegue la danza del ventre

martedì 25 settembre 2007

Formica: descrizione e morfologìa

Il termine di uso comune “formica” corrisponde alla vasta famiglia delle Formicidae all'interno degli insetti Imenotteri. Le formiche sono insetti sociali ed aggressivi. Essi costituiscono il 10% dell'intera biomassa animale e circa il 50% di quella di tutti gli insetti. Le formiche sono diffuse soprattutto nelle zone a clima tropicale, come l'Australia orientale, l'Africa e l'America del sud, e sono scarse in Asia settentrionale ed in Europa.
Esistono almeno 12.000 specie di formiche, classificate in circa 300 generi e 21 sottofamiglie. Come gli altri insetti, le formiche hanno il corpo diviso in capo-torace-addome. Hanno sei zampe, grosse mandibole e antenne a forma di L. Tra il torace e l'addome le formiche hanno un piccolo rigonfiamento, generalmente nodulare, che prende il nome di peziolo. In alcune sottofamiglie, il peziolo è seguito da un altro nodo più vicino all'addome, detto post-peziolo. Se l'insetto in questione non ha le antenne piegate ad L e se non ha il peziolo non è una formica. Il colore più tipico delle formiche è nero, ma ve ne sono molte che variano dal rosso all'arancione al giallo e al verde. Le antenne sono costituite da una parte iniziale, detta scapo, ed una flessibili costituita da una serie di segmenti cilindrici detti funicoli, il cui numero varia a seconda delle specie.
Secondo uno studio fatto da Matthias Wittlinger e riportato anche dal National Geographic sembra che le formiche riescano a trovare la strada di ritorno, semplicemente contando i passi. Secondo questa teoria hanno una specie di "conteggio automatico dei passi" che viene resettato al ritorno nel formicaio anche se l'ipotesi più accreditata è quella del "richiamo chimico". Secondo altre teorie le formiche non contano i passi per tornare al loro formicaio ma, lasciano dietro di sé una sostanza odorosa che seguono per il ritorno alla propria colonia.

1. Funiculo
2. Stelo o scapo
3. Lobo frontale
4. Fossa antennale
5. Clipeo
6. Mandibole
7. Pronoto
8. Occipite
9. Occhio composto
10. Scutello
11. Mesonoto
12. Spiracolo mesotoracico
13. Anepisterno
14. Metanoto
15. Spiracolo mesotoracico
16. Propodeo
17. Spiracolo propodeo
18. Ghiandola metapleurale
18a. Bolla
18b. Orifizio
19. Peziolo
20. Postpeziolo
21. Tergite
22. Sternite
23. Pungiglione
24. Femore
25. Tibia
26. Artiglio tarsale
27. Sperone tibiale
28. Tarso
29. Catepisterno
30. Coxa
31. Trocantere
32. Processo ventrale
33. Capo
34. Mesosoma
35. Peziolo
36. Gastro

martedì 4 settembre 2007

Scacchi: campionato del Mondo - Brissago - 2004

Campionato del Mondo anno 2004 - Brissago (Canton Ticino)
Brillante vittoria del GM Leko opposto al GM Kramnik

domenica 2 settembre 2007

Io abito qui



La casa si trova in un luogo incantevole del locarnese
(Canton Ticino), in una zona poco trafficata e con vista
sul Lago Maggiore o Verbano.

sabato 1 settembre 2007

Moltiplicazione indiana (800 - 900 d.C.)

Moltiplicazione per tavola.

Vediamo uno degli antichi procedimenti di moltiplicazione, detto "per tavola"
ad esempio nella moltiplicazione di 547 per 6538.



Riportate le cifre ai lati di una tabella come illustrato, si esegue in ogni casella (divisa in due da una linea diagonale) la moltiplicazione delle due cifre corrispondenti. A partire dal "6" in alto a destra, in ogni fascia diagonale si troveranno, rispettivamente, le cifre rappresentanti unità, decine, centinaia, e così via, del prodotto. Sommando lungo tale fasce troveremo quindi il risultato cercato (3.576.286).



Questo metodo ci può sembrare molto lungo rispetto a quello da noi utilizzato oggi, ma allora era assolutamente più efficace di ogni calcolo sugli abaci, e permetteva una velocità nella moltiplicazione che i metodi precedenti l'uso delle cifre indiane non potevano uguagliare.

Il metodo si basa sulla proprietà distributiva della moltiplicazione rispetto all'addizione. In generale: a.(b+c)= a.b + a.c